Monday, April 21, 2014

CUBA 2014 - L'ITINERARIO

I APOLOGIZE, THIS POST IS IN ITALIAN :o)
1. Bruxelles - Havana (7812 KM)



L'Havana è una graziosa e colorata città dove vale la pena fermarsi almeno per un paio di giorni. Inizialmente il nostro programma prevedeva 2 notti nella capitale cubana che però sono diventate 3 dato che eravamo troppo stanche per ripartire così in fretta e volevamo goderci la città un po più a lungo. All'Havana siamo state ospiti di Leticia e Hiraldo, una coppia troppo simpatica che da un paio d'anni ha aperto le porte di casa a viaggiatori provenienti da tutto il mondo. La casa si trova in Havana Centro, un po distaccata da quella che è la zona turistica dell'Havana (Havana Vieja). Per arrivare all'Havana Vieja, in effetti, bisogna prendere un taxi che costa 5 CUC a tratta. Questo è il solo lato "negativo" di questa casa, che altrimenti sarebbe perfetta, un'oasi di tranquillità dove ci si sente i benvenuti sin da subito! Leticia è stata la nostra consigliera, abbiamo fatto lunghe chiacchierate discutendo di ciò che avremmo visto durante il nostro viaggio, cosa fare, dove andare, cosa evitare. Leticia ci ha dato anche degli ottimi consigli su dove mangiare bene all'Havana spendendo poco e le sue colazioni sono uno dei ricordi più belli che ho di CUBA! Frutta fresca, batido de mamey, succhi di frutta naturali, formaggi da accompagnare a marmellata di guava fatta in casa...insomma una bontà! Hiraldo invece ci accoglieva ogni pomeriggio al ritorno dai nostri vari giretti con un bel bicchierino di rum; ha provato anche ad offrirci dei sigari ma quelli proprio non abbiamo voluto provarli, siamo pur sempre delle donzelle :o)
A parte i soliti itinerari da percorrere all'Havana, suggerisco anche di fare una capatina a Playa del Este. Questa spiaggia dista una ventina di minuti dall'Havana, è raggiungibile sia in taxi (15 CUC) che in autobus con partenza da Parque Central ed è un'ottima alternativa al caldo a volte soffocante dell'Havana. Ci è piaciuta perchè è frequentata soprattutto da cubani. 
La cosa che ci ha stupite di più è che la movida all'Havana finisca abbastanza presto. Già intorno a mezzanotte la città comincia a svuotarsi e guai a voler mangiare dopo le dieci, le alternative si riducono drasticamente. Per quanto riguarda il cibo in generale, non vi aspettate troppo da CUBA. La cucina non è molto diversificata, di base sempre carne o pesce accompagnati da riso con fagioli, banana fritta, patate dolci e insalata. Le aragoste dei Caraibi sono deliziose, più grasse e anche più grosse di quelle a cui siamo abituati noi. Vale la pena assaggiarle più volte fin quando si è a CUBA!
L'Havana, come del resto tutta l'isola di CUBA, è molto sicura ed io la consiglierei anche a ragazze che viaggiano da sole.  

mildrecik@gmail.com



2. Havana - Viñales (192 KM)



Alle 7.30 del mattino il gentilissimo Hiraldo ci accompagna a piedi (facendosi anche carico delle nostre valige) all'hotel dove ci attende l'autobus che ci porterà verso Viñales. Dato che abbiamo deciso di fare il biglietto per Viñales solo la sera prima, tutti i posti sul Viazul - la compagnia di autobus più economica e più utilizzata dagli stranieri - sono esauriti. Rimediamo un transfer su uno di questi autobus che fanno tour guidati per gruppi di turisti attempati: loro avrebbero visitato Viñales in giornata e fatto ritorno all'Havana in tarda serata. Noi saremmo state scaricate a Viñales e basta. La cosa negativa di questi tour organizzati è che molto spesso c'è una guida che grida a squarciagola durante tutto il tragitto in modo che anche i passeggeri degli ultimi posti possano sentire. Ovviamente, noi eravamo sedute quasi in braccio a lui e dovevamo osservare un religioso silenzio dato che appena aprivamo bocca ci guardava malissimo! Ma c'è sempre il risvolto della medaglia: pagando lo stesso prezzo del Viazul abbiamo visitato una fabbrica di tabacco, fatto foto da un punto panoramico sulla valle di Viñales che non avremmo mai visto se non fosse stato per loro, e bevuto la prima e più buona piña colada del viaggio! In barba ai turisti attempati che hanno pagato il triplo per fare le stesse cose che hanno fatto fare pure a noi :o)


Viñales è un paesino minuscolo che consiste in due strade parallele e una piazza con una chiesetta: ovviamente si conoscono tutti. Una volta scaricate dall'autobus, la padrona della casa particular nella quale avremmo pernottato è stata avvisata del nostro arrivo ed è venuta a recuperarci. Quella di Viñales è stata la casa che ci è piaciuta meno, fortuna che dovevamo restarci solo una notte perché un'altra cena come quella che ci è stata propinata sarebbe stata dura da buttar giù! Nonostante ciò, ho un ricordo molto bello della giornata trascorsa a Viñales. In questo paesino interno, l'unica cosa da fare è il giro della valle a cavallo. La valle di Viñales è immensa e bellissima. Il giro a cavallo è stato troppo divertente, fra la cavalla della mia amica che si fermava ogni 3 minuti per mangiare erba - poveraccia chissà da quanto non mangiava - e il mio cavallo in calore che le mordeva il culo dal didietro! Il nostro accompagnatore è stato carinissimo e capendo che eravamo squattrinate - sempre per il problema delle carte di credito - ci ha fatto pagare solo 3 ore invece di 5. Avete capito bene, 5 ore a cavallo!! Inutile dire che la sera e la mattina successiva non eravamo in grado di muoverci e avevamo dolori e gonfiori ovunque! Nonostante questi piccoli "problemini tecnici", ne è di sicuro valsa la pena. Quella passeggiata immerse nel silenzio più totale e quella pace che solo la natura così incontaminata ti può dare sono state rigeneranti. Un po di relax era giusto quello che ci voleva prima della nostra prossima meta: TRINIDAD! 

3. Viñales - Trinidad (506 KM)



Alle 7.30 di mattina siamo state recuperate da un taxi collettivo che ci avrebbe portato a Trinidad in "sole" 6 ore al posto delle 8 che ci sarebbero volute col Viazul. Trinidad è stata in assoluto la mia meta preferita. Le ragioni sono tante: a parte essere la città coloniale meglio conservata di CUBA e "patrimonio de la humanidad", a Trinidad ci si sente davvero in vacanza!!! La nostra giornata tipo era più o meno così: mattina mare, pomeriggio tramonto in spiaggia, aperitivo a base di piña colada sulle scalette o puntatina alla "canchanchara" per bere una delle bevande più buone che abbia mai assaggiato in vita mia, a base di rum, miele, limone, acqua e ghiaccio (la canchanchara è la bevanda tipica di Trinidad e non viene fatta in nessun altra città dell'isola quindi bisogna assaggiarla fin quando si è lì! Il bar "canchanchara" in se è carinissimo e ovviamente c'è sempre musica, a qualsiasi ora). Per quanto riguarda la sera, ci sono tantissimi ristorantini in cui mangiare bene. Per il dopocena la Casa de la Musica è una tappa obbligata, ci sono turisti ma anche tanti cubani e poi si può continuare la serata a Las Cuevas, discoteca ricavata in una grotta naturale, posto tanto bello quanto nascosto!  Noi per arrivarci abbiamo tagliato con dei ragazzi del posto attraverso dei campi dove non passava un'anima manco a pagarla! Ad un certo punto ammetto di aver dubitato che prima o poi sarebbe uscita fuori una discoteca e invece...conoscere persone del luogo ha sempre i suoi vantaggi! A Trinidad siamo state ospiti di Lili, una ragazza carinissima che ci aspettava sveglia giusto per assicurarsi che arrivassimo a casa sane e salve.
La casa di Lili è una casa coloniale accogliente e pulitissima, non proprio in centro ma a 10 minuti di cammino. Il terrazzo ed il patio sottostante sono l'immagine del relax.
La spiaggia vicino Trinidad si chiama Playa Ancon e, inutile dirlo, è bellissima. La cosa più bella però è stata camminare fino a Punta Ancon - da Playa Ancon sarà più di mezz'ora di cammino sul bagnasciuga - e vedere a occhio nudo gruppetti di pesci tutti colorati nuotare beatamente vicino a me! Quella parte della spiaggia è meravigliosa perché arrivandoci solo a piedi è praticamente deserta. In sostanza, paradiso: mare cristallino dai colori più belli di quelli che si possano immaginare, sole, palme, sabbia tanto bianca che sembra farina...
Venendo da Trindad, c'è anche un'altra spiaggia al lato opposto di Playa Ancon: i locali la chiamano Green Carribe.  Questa spiaggia è più raccolta di Playa Ancon, c'è sia sabbia che rocce e si deve stare ben attenti a non pestare nessun riccio quando si va a mare...ma se possibile l'acqua è ancora più bella di quella di Playa Ancon e quel senso di intimità di quella spiaggetta mi è rimasto nel cuore.
Le notti a Trinidad dovevano inizialmente essere 2, sono diventate 4 ma con una tappa intermedia, giusto x macinare qualche km in più...

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4. Trinidad - Havana (381 KM ) - Cayo Largo

Da Trinidad riusciamo finalmente a prendere il tanto famigerato Viazul per tornare all'Havana...non l'avessimo mai fatto! Il nostro bus rigorosamente "made in China" era vecchio, sporco e soprattutto tanto, ma tanto lento! Per arrivare all'Havana abbiamo impiegato quasi 8 ore. Unica nota positiva del viaggio è stata Burak, pilota turco che ha promesso di farmi volare gratis a Istanbul appena avrò voglia di andarci e che si è fatto risentire anche una volta rientrati in Europa - quindi magari diceva sul serio :o) Giunti all'Havana, dato che il parcheggio dei Viazul era pieno zeppo di autobus, gli autisti decidono bene di scaricare passeggeri e bagagli all'ingresso, in una stradina strettissima delimitata da sbarre, così che non c'era neanche più spazio per passare ed il tutto lasciando il motore del bus tassativamente acceso. Quindi fra smog, gente, valige, caldo e strettoia il nostro arrivo all'Havana non è stato proprio dei migliori. Dopo aver evitato un tassista abusivo che voleva per forza portarci in centro Havana con la sua macchina già colma di gente, ne troviamo uno ufficiale - e gentilissimo - che ha anche provato ad aiutarci a trovare un posto in cui dormire, ma purtroppo senza molto successo. Ed è così che abbiamo passato la notte prima della partenza per Cayo Largo nella hall di un albergo a 4 stelle vicino al Parque Central, avvolte nei nostri parei e buttate sui divani dell'internet point. Senza contare che eravamo anche digiune, dato che nell'unico ristorante che avevamo trovato ancora aperto a quell'ora c'erano dei vecchiacci che si divertivano con delle ragazzine e che la fame ce l'hanno fatta passare del tutto. Alle 4.30 del mattino viene a prenderci un transfer per portarci all'aeroporto, prossima destinazione: Cayo Largo...E se avessi saputo che l'aereo che dovevamo prendere assomigliava ad una scatola di latta arrugginita (nel vero senso della parola, non c'erano neanche i finestrini), avrei optato per un altro Cayo raggiungibile via terra...ma ormai era troppo tardi: non ci restava che pregare. Fortunatamente, nonostante la scaletta che si è aperta mentre eravamo ancora in volo, sia quello dell'andata che quello del ritorno sono andati bene - Dio ti ringrazio. Cayo Largo è di sicuro il posto che mi è piaciuto di meno di tutti quelli visitati a CUBA. Mi spiego: le spiagge sono meravigliose, il mare ha dei colori che non si possono nemmeno immaginare e la natura è ancora totalmente incontaminata - come in tutta CUBA, del resto. Il fatto è che Cayo Largo non è CUBA! Sull'isola ci sono solo 3 grandi resort frequentati esclusivamente da turisti, HELP! Quindi tutta quella magia legata alla vera CUBA che avevamo visto nei giorni precedenti è sfumata appena abbiamo messo piede in quell'albergo, anzi direi che avevamo capito che sarebbe stato così già guardandoci intorno all'aeroporto dell'Havana. Le notti prenotate a Cayo Largo erano all'inizio 3...ma facendo del nostro meglio siamo riuscite a farci cambiare il volo e a rientrare all'Havana con una notte di anticipo, pronte a ripartire per Trinidad!  
PS: Abbiamo prenotato volo e albergo per Cayo Largo direttamente dall'Havana. Nella capitale ci sono varie agenzie di viaggio - soprattutto nei grandi alberghi di Parque Central - ed il prezzo è sicuramente più competitivo. Oltre a ciò, si ha la garanzia di avere assistenza in loco nel caso in cui si decida, per esempio, di cambiare il volo all'ultimo momento ;o)
A Cayo Largo, il nostro albergo era sicuramente il migliore - Sol Cayo Largo.   
             

5. Cayo Largo - Havana - Trinidad (381 KM )

Sopravvissute al volo di ritorno, e recuperati i bagagli da un carrellino pericolante di quest'aeroporto secondario dell'Havana, io e la mia compagna di avventure ci dividiamo: io vado nella torre di controllo dell'aeroporto e chiedo al personale di servizio di farmi fare qualche chiamata ai miei contatti di Trinidad per cercare di prenotare una stanza last-minute, mentre il mio braccio destro va a negoziare con L'UNICO taxi all'uscita dell'aeroporto per convincerlo a portarci a Trinidad quella notte stessa ad un prezzo ragionevole (come detto in precedenza, viaggiare di notte a CUBA è considerato "fatal" dato che non ci sono illuminazioni neanche a pagarle). Inutile dirlo, il personale dell'aeroporto è stato gentilissimo e tutti si sono messi a disposizione dandomi accesso a telefono, carta e penna - stanza a Trinidad prenotata! E anche la Franci è riuscita a convincere il tassista e in men che non si dica ci ritroviamo di nuovo in rotta verso Trinidad, passando prima a casa del tassista a salutare i bimbi e recuperare la moglie che gli avrebbe fatto compagnia durante il viaggio...la cosa più memorabile di questo viaggio notturno, a parte il buio pesto, sono stati i granchi rossi enormi che in questa stagione invadono le strade migrando dal mare alla terra per depositare le uova - abbiamo attraversato un mare di granchi rossi e, ahimè, qualcuno lo abbiamo schiacciato per forza di cose...Una volta a Trinidad, ci siamo preparate in un lampo e via alla Casa della Musica...era come tornare a casa :o)
Gli ultimi due giorni a Trinidad si sono svolti tranquillamente fra spiaggia, salsa e cuba libre...ed è già tempo di tornare in Europa...

Le ultime notti a Trinidad le abbiamo trascorse nella casa particular Nancy Ortega Lopez. Nonostante la pulizia non fosse delle migliori, questa è la casa che consiglio di più dato che si trova praticamente a due passi dalla Plaza Mayor di Trinidad e dalla Casa della Musica, dove tutto ha inizio :o)


6. Trinidad - Havana (381 KM )
  
Alle 7.30 del mattino siamo in viaggio verso l'Havana. Una volta arrivate diamo un'occhiata veloce alla Fiera dell'Artigianato del Malecon, beviamo un delizioso Batido de Mamey offerto da Leticia (a casa della quale siamo ritornate per un salutino finale e per ridarle l'adattatore per le prese che ci ha prestato così gentilmente per tutto il viaggio) e poi via verso l'aeroporto...HASTA LUEGO ISLA ENCANTADORA...

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